sabato 31 dicembre 2011

BUON 2012.



Lo staff di Finanza e Dintorni augura a tutti i suoi lettori uno splendido 2012.
Un augurio particolare va ai malati ed ai loro cari.




Federico & Riccardo

S&P: QUANTA INCERTEZZA.


Partiamo subito col grafico dello S&P 500:


L'indice americano ha chiuso a 1.257 registrando un -0,43%.


Ultimi due mesi:

Come si può notare, l'indice questa settimana si è fermato a ridosso del primo obiettivo (1.268), senza oltrepassarlo.
Il riconoscimento di una resistenza, come più volte affermato, rappresenta un segnale di debolezza.
Inoltre, a pochi punti da tale area transita la media mobile a 200 giorni, la quale, come più volte sottolineato, rappresenta un ostacolo che spesso si rivela insormontabile, e a dimostrarlo, semmai ce ne fosse bisogno, i precedenti respingimenti indicati nel grafico.

Fin qui sembra la descrizione di un quadro tecnico esclusivamente negativo, ma così non è.
Innanzitutto il trend di medio e quello di lungo periodo restano ampiamente rialzisti.
Inoltre, se è vero che non si è riusciti a superare in modo convinto il primo obiettivo e la media mobile a 200 giorni, è altrettanto vero che non ci si è allontanati da tale area.
Insomma, anche qui come da noi (Ftse Mib), la scorsa settimana ci si è preoccupati di salire, mentre in questa ci si è limitati di mantenere la soglia raggiunta. 
In buona sostanza, il quadro complessivo è incerto per entrambi gli indici.

E allora allarghiamo lo sguardo postando un grafico con time frame annuale per vedere se l'incertezza viene meno:


L'ultima candela rappresenta ovviamente il 2011.
Incredibile: chiusura 2010 a 1.257,64 punti e chiusura del 2011 a 1.257,6 punti !!
Ciò significa che, nonostante l'indice durante l'anno si sia mosso in un intervallo di quasi 300 punti (minimo a 1.074 e massimo a 1.370), la variazione finale è nulla.

Ormai sappiamo, specie chi ha ricevuto l'e-book, che apertura e chiusura coincidenti sono caratteristiche della famiglia delle candele doji.
Nel caso specifico, l'apertura e la chiusura si trovano all'incirca alla metà della candela e le ombre sono molto estese
Ne consegue che siamo in presenza di una long leggend, della quale propongo un esempio scolastico:


E' una candela che indica forte indecisione del mercato.
In sintesi, abbiamo rivolto l'attenzione verso un grafico di più ampio respiro per toglierci un pò d'incertezza e abbiamo trovato....ulteriore incertezza.

Se passiamo al contesto economico, da una parte i motivi per scendere  sono infiniti, ma dall'altra, come più volte affermato, le operazioni LTRO della BCE potrebbero esser cavalcate dagli investitori per dar vita ad un rimbalzo.

Ho bisogno di qualche segnale in più per capire le vere intenzioni del mercato.


Riccardo Fracasso



venerdì 30 dicembre 2011

DOMANDA.



Apro questo post esclusivamente per chiedere agli iscritti che eventualmente non hanno  ricevuto l'omaggio natalizio (e-book) di avvisarci scrivendo un commento.

Buona serata.

Riccardo

FTSE MIB: CHIUSURA SETTIMANALE INVARIATA.


Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:


Ieri si scriveva: "...l'impressione è che non ci saranno grandi variazioni perchè chi ha le risorse per condizionare l'indice, sembra lo voglia far chiudere nelle prossimità di area 15.000 punti.".

Così è stato, visto che il nostro indice ha da poco concluso la seduta a 15.089 punti, registrando un +1,21%.

Il bilancio settimanale è invece pari a +0,11%.
In pratica la scorsa settimana ci si è preoccupati di portare l'indice a 15.000 mentre in questa ci si è limitati a mantenere la soglia.


Ultime sedute:



La chiusura sui massimi, comunque, ne rende probabili ulteriori nella seduta successiva.

Visto e considerato che ad oggi abbiamo un quadro grafico positivo (Ftse Mib sopra la trendline discendente (retta A) ed il trend di medio e di lungo entrambi rialzisti), è bene mettere sul tavolo un'ipotesi rialzista.
Nel grafico, infatti, è identificabile un possibile trend rialzista (delimitato dalle rette C e D) il quale potrebbe favorire un rimbalzo, peraltro già iniziato dal 25 novembre (inizio della retta D).

Preciso che questa è una semplice ipotesi di lavoro, perchè se l'America non dovesse accompagnare la nostra salita, difficilmente potremo proseguire il percorso rialzista da soli.
Inoltre, sarebbe assurdo  prendere decisioni dopo una seduta chiaramente pilotata dalle mani pesanti, che spesso vogliono farci credere ciò che non è.

Ad ogni modo, una valida motivazione economica per continuare l'allungo ci sarebbe anche, ed è la liquidità che la BCE eroga trimestralmente alle banche. 

Non ci resta che monitorare.


Riccardo Fracasso

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SPREAD TRA ITALIA ED ALTRI PAESI.

 

Per distogliervi dalla noia della seduta in corso, condivido con voi i dati che Federico ha trovato navigando in internet:



I valori in questione, aggiornati alle 16:30, altro non sono che gli spread tra i rendimenti decennali di alcuni Stati ed il rendimento del nostro BTP di pari scadenza. 

Come si può osservare solo 3 dei 15 Paesi presi a confronto presentano rendimenti superiori al nostro.
Stiamo parlando della Grecia, del Portogallo e dell'Irlanda (li ho evidenziati con una cornice verde), tutti Stati che hanno richiesto ed ottenuto soccorso per cercare di salvarsi....insomma, c'è di che preoccuparsi.

E' possibile inoltre notare come Stati Uniti, Giappone ed Inghilterra  (li ho evidenziati con una cornice rossa), Paesi che come il nostro hanno un debito elevatissimo  ma che all'occorrenza stampano moneta, siano riusciti in questi anni a mantenere bassi i rendimenti.


Riccardo Fracasso

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UNO SGUARDO AL CAMBIO EURO-DOLLARO.



In via eccezionale, visto il particolare momento che sta vivendo, andiamo ad analizzare il cambio euro/dollaro aggiornato con la chiusura di ieri:



Osservando il grafico potete notare come il cambio euro/dollaro attualmente si trova:
  • sotto la media mobile a 200 giorni;
  • sotto la 7+5 il che significa trend di medio ribassista;
  • sotto la 25+5 il che significa trend di medio ribassista;
  • all'interno di un ampio canale ribassista.

La situazione, sotto questi aspetti è identica a quella che avevamo descritto ieri per l'argento.
In sintesi, l'euro si sta dimostrando molto debole nei confronti del dollaro.
Inoltre, il detrended non segnala ipervenduto.

Tuttavia, anche in tal caso, come ieri per l'argento, si è disegnata una linea tratteggiata blu, che è un'area di supporto tra 1,285 ed 1,29.
Ieri il cambio ha dimostrato di riconoscerla arrestando la propria discesa proprio a questo livello.

In buona sostanza anche col cambio euro-dollaro possiamo dire che le condizioni sono ideali per la rottura dell'area di supporto, ma una qualche reazione di breve termine a contatto della stessa non è da escludere.


Allarghiamo ora lo sguardo utilizzando un grafico con time frame annuale (ogni candela rappresenta quindi un anno):


Riassumiamo: l'euro nell'anno di nascita ha segnato subito un minimo a 0,8231 contro dollaro, per poi salire vertiginosamente fino a toccare un massimo a 1.6038 nei confronti del dollaro e quindi iniziare a calare.
L'ultima candela, che rappresenta l'anno in corso (manca ancora una seduta ma difficilmente potrà modificare quanto sto per affermare), ci indica un euro che, contro dollaro, va a chiudere vicinissimo ai minimi.
Ciò, come ben sapete, ne rende probabili ulteriori nel 2012.
In buona sostanza, seppur sia possibile un rimbalzo dell'euro dall'area di supporto (1,285-1,29), durante il 2012 con buone probabilità dovrebbe scendere ulteriormente.
A scanso di equivoci: ciò non significa che l'anno per forza si chiuderà a favore del dollaro, ma che durante lo stesso è assai probabile si scenderà sotto ai valori attuali.

Obiettivi?
Gli obiettivi che al momento posso indicare sono quelli previsti dai ritracciamenti di Fibonacci:

  • 1,2134
  • 1,1213

Poi ovviamente sarà bene monitorare.
Ad ogni modo, lo scenario ribassista ben si sposa con la drammatica situazione che sta vivendo l'Area Euro.


Riccardo Fracasso

S&P: VOLUMI DI FINE ANNO.


Partiamo subito col grafico dello S&P:


L'indice americano ha chiuso a 1.263 punti, registrando un +1,07%.


Ultimi due mesi:



Nell'ultima occasione si era scritto: "Certo, fino a quando il trend di medio e di lungo periodo rimarranno positivi si potrà parlare di semplice correzione, ma quanto successo dovrebbe far scivolare l'indice almeno fino ad una delle medie mobili spostate.".

Per il momento le cose non sembrerebbero andare come da nostra previsione.
Avevamo il riconoscimento di una resistenza importante (1.268) ed il ritorno dell'indice al di sotto della media mobile a 200 giorni.
In questi mesi abbiamo più volte verificato che in condizioni simili, il mercato solitamente scende, ed invece è salito, in assenza peraltro di annunci particolari.
A mio parere il listino americano, come anche il nostro, nella settimana in corso è pilotato dalle cosiddette mani pesanti, che trovano gioco facile in questo periodo di scarsi volumi.

Andiamo allora a vedere i volumi settimanali:



L'ultima candela rappresenta i volumi della settimana in corso, alla quale mancano ancora quelli della giornata di oggi, ma che comunque rendono già bene l'idea su quanto bassi siano rispetto alla media.
Se poi si porta l'attenzione alla prima candela del grafico, che indica i volumi dell'ultima settimana dell'anno scorso (2010), si deduce che è un fenomeno ricorrente in questo periodo.
Ne consegue che in un contesto simile, chi ha le risorse per farlo, riesce a condizionare facilmente i mercati.

Appare piuttosto inutile fare previsioni in uno scenario simile.


Riccardo Fracasso


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